SULMONA, PROFUMO DI CONFETTI E DI STORIA

Luogo: 3 min

COSA VEDERE A SULMONA:

Sulmona, antico centro peligno, è la patria di Ovidio, celeberrimo poeta latino e dei confetti. Raffinata e ricca di storia, la cittadina racchiude un patrimonio davvero grande da scoprire.
Siete pronti?

Il Complesso dell’Annunziata e il centro storico

Noi abbiamo iniziato il nostro tour dal Complesso dell’Annunziata, una delle strutture più rappresentative della città; comprende la chiesa e il palazzo.
L’edificio ospita il Museo del Costume, che raccoglie stampe antiche, incisioni e costumi della tradizione popolare abruzzese e il Museo Civico, nonché l’Ufficio di Informazioni turistiche.
Passeggiando lungo Corso Ovidio arriviamo in Piazza XX Settembre dove al centro spicca la statua del famoso poeta che scrisse e raccontò nei suoi versi l’amore e così, come vuole la tradizione, proprio sotto la statua ci siamo dati un grande bacio tutti insieme.

Gusto e tradizioni a Sulmona

Sulmona è anche la città dei confetti e arrivati in Piazza Garibaldi, detta anche Piazza Maggiore, veniamo incuriositi da artistiche composizioni di fiori…che racchiudono l’essenza culinaria più dolce che ci sia: ogni petalo è un confetto.
Se avete voglia di scoprire qualcosa in più sui confetti c’è il Museo dell’arte e della tecnologia confettiera.
Dopo aver fatto una scorpacciata di confetti nelle piccole botteghe artigianali, abbiamo attraversato la grande Piazza che accoglie i più importanti momenti della vita cittadina, come la rappresentazione della Madonna che scappa e la famosa Giostra Cavalleresca.

Monumenti e Chiese

La Piazza è delimitata da eleganti palazzi signorili e dalle 21 arcate gotiche dell’Acquedotto Svevo, la cui funzione era quella di trasportare le acque del fiume Gizio nella città.
Oggi questo acquedotto ha perso la sua funzionalità ma resta uno dei simboli cittadini più amati.
Da questa piazza la vista è magnifica e fa capire come Sulmona sia per davvero al centro della Valle Peligna perché all’orizzonte si vedono il Gran Sasso, la Majella, il Sirente e il Morrone.
Continuiamo la nostra passeggiata tra chiese, fontane e palazzi storici: vi citiamo la Chiesa di Santa Maria della Tomba e la Chiesa di San Francesco della Scarpa, Palazzo Sanità e il Palazzo Tabassi.

Al termine di un bellissimo viale alberato arriviamo alla Cattedrale di San Panfilo e scendendo nella cripta riusciamo a vedere reliquie e cimeli di San Pietro Celestino V.
Qualche mese fa ci eravamo messi sulle sue tracce, visitando alcuni eremi e le bambine ne erano rimaste molto affascinate. Così, abbiamo deciso di visitare l’Abbazia eretta proprio da Celestino V e l’Eremo di Sant’Onofrio.

Sulle tracce di Celestino V tra spiritualità e natura

Papa Celestino V amò da subito la montagna del Morrone, ritenendola un luogo di grande spiritualità.
Quel giorno, purtroppo, il Monastero era chiuso ma sappiamo che la visita sarebbe stata molto interessante, tra affreschi e opere importanti: un vero tesoro di arte e di storia.
Così abbiamo proseguito lungo la strada che sale verso il Morrone, giungendo ad un parcheggio attrezzato da cui partono due sentieri. Uno, in discesa, conduce ai resti del Tempio Romano di Ercole Curino , divinità assai cara ai pastori precristiani. E l’altro, che si inerpica sulla montagna, facile da percorrere ma ripido, che porta fino all’Eremo di Celestino V; incastonato come un nido d’aquila su di una immane parete rocciosa.
E’ un luogo molto suggestivo. Lungo la salita abbiamo fatto delle brevi pause per far riposare le bambine e nel frattempo abbiamo goduto della vista panoramica.
Arrivati finalmente in cima ci addentriamo nell’edificio nel quale si possono ammirare una piccola cappella e un oratorio, le celle e una grotta scavata nella pietra, in cui sicuramente il Santo si ritirava in preghiera.
Il territorio peligno è costellato di Eremi. Qui, nella solennità di gole inaccessibili e anfratti rocciosi, si respira il misticismo di questi luoghi che costituiscono un connubio perfetto tra spiritualità e natura.
Le bellezze e le attrattive di questa zona sono innumerevoli: escursioni naturalistiche, passeggiate a cavallo e visite a borghi antichi. Lasciatevi sedurre dalle suggestive montagne dei Parchi nazionali d’Abruzzo, Lazio e Molise e della Majella dove è possibile praticare, sia in inverno che in estate, attività sportive.

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