COSA VEDERE AD ATRI E DINTORNI: TRA BELLEZZE ARCHITETTONICHE, CALANCHI E SHOPPING GOLOSO!
Miguel de Cervantes prese ispirazione per uno dei suoi capolavori proprio qui…nelle terre del Cerrano ed in particolare ad Atri.
Questa città custodisce una lunga storia nonché la “
Cappella Sistina d’Abruzzo”. E’ l’antica Hatria che secondo alcuni avrebbe dato il suo nome al mare Adriatico.
Visitare il centro storico: chiese, palazzi e musei
Ci addentriamo nel suo centro storico, dopo aver gustato un’eccellente colazione in un bar molto carino, e subito si apre davanti ai nostri occhi la grande piazza con il Teatro e la Cattedrale. Quest’ultima è un superbo esempio di architettura medievale, fra i più integri d’Abruzzo.
Tutta in pietra d’Istria, cui il tempo ha conferito una magnifica patina color sughero. Al suo fianco si alza il campanile, il più alto d’Abruzzo (ben 64 metri).
Vi si può salire dall’interno della chiesa (previa autorizzazione) tramite una serie di 147 gradini e affacciarsi per godere di un panorama fantastico.
Nella parte più antica della chiesa sono conservati ben 101 affreschi di Andrea De Litio, i quali costituiscono il più grande ciclo pittorico del Rinascimento abruzzese, e qui si comprende perché sia definita la “Cappella Sistina d’Abruzzo”.
Da non perdere la visita al chiostro, con i locali annessi e l’ampia cisterna romana, che ospita le raccolte del
Museo Capitolare ( uno dei più antichi musei ecclesiastici d’Italia).
Continuiamo la nostra passeggiata lungo il corso principale dove incontriamo botteghe di artigiani e tanti piccoli negozi che vendono specialità gastronomiche.
E se siete amanti della liquirizia qui troverete “l’oro nero d’Abruzzo” in tutte le sue varietà: bastoncini, caramelle, rotelle, confetti e liquori…per accontentare tutta la famiglia.
Giungiamo in una piazza più piccola (Piazza Duchi d’Acquaviva) dove si trova appunto il Palazzo Ducale dei Duchi d’Acquaviva.
Varchiamo il grande portone e attraversando un porticato scorgiamo uno splendido giardino; ammirando dettagli e vetrate del cortile siamo incuriositi da una mostra…così ci addentriamo nelle ex scuderie, al di sotto del palazzo.
Sappiate che Atri è una città che non deluderà nessuno, neanche il turista più esigente!
Con un pizzico di euforia e ancora tanta curiosità continuiamo a passeggiare tra le
vie medievali, ammirando
palazzi signorili,
monumenti,
piazze e
musei e, come per magia ci ritroviamo con il naso all’insù: una fantastica scenografia di ombrelli colorati appesi verso il cielo che ha di certo sorpreso le bimbe.
Stra-contenti di aver scoperto questa straordinaria cittadina torniamo verso la macchina per proseguire la giornata.
Cosa fare nei dintorni di Atri
Da qui molteplici sono le opportunità: in 10 minuti d’auto si raggiungono le spiagge di sabbia del Cerrano con la sua stupenda area marina protetta caratterizzata da una pineta che costeggia il mare e dalla Torre di avvistamento del XVI secolo, simbolo della costa centro-settentrionale abruzzese.
Vicina è anche Silvi Alta: un borgo di origini medievali fondato in passato dai pescatori.
Alla scoperta dei Calanchi di Atri
Noi oggi ci siamo fatti trasportare dalla bellezza delle colline e dei paesaggi così abbiamo deciso di visitare la
Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi d’Atri per scoprire la straordinaria conformazione delle colline che, erose dal tempo, dal vento e dalle piogge, hanno dato vita ai calanchi. Questi ultimi caratterizzano in diversi punti il paesaggio collinare abruzzese ma solo ad Atri e dintorni assumono l’aspetto di vere e proprie “bolge dantesche”.
Sembrano delle piccole catene montuose: qui la vista spazia dall’Adriatico alla Majella e al Gran Sasso.
Nonostante sembri un ambiente inospitale accoglie tantissime varietà di flora e fauna.
L’itinerario naturalistico lo si può percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo grazie ai 30 Km di Cicloippovia sulle colline circostanti.
Ci aspettavamo di incontrare poiane, talpe e lepri ma siamo stati un po’ sfortunati.
Un’istrice speciale però ci ha accompagnati durante l’escursione ed infine abbiamo visto…un ragno tigre!!
La Riserva si può visitare liberamente e, a partire dalla primavera, troverete un ricco programma di escursioni, visite guidate ed esperienze da vivere immersi nella natura.
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