Mi chiamo Elisa e vivo in Abruzzo. A tutti i lettori che si vorranno fermare qui anche solo per un minuto, cercherò di dare suggerimenti per trascorrere ore piacevoli in posti incantevoli, perchè anche voi possiate condividere le nostre stesse emozioni.
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LA NOSTRA GUIDA SUGLI EREMI DA VISITARE IN ABRUZZO
Abruzzo “Terra di Eremi”. Sapete perchè questa regione viene definita così? Perchè insieme al Tibet custodisce il maggior numero di eremi al mondo!
Sono oltre cento gli eremi da visitare in Abruzzo, tutti di incredibile bellezza: luoghi di culto secolari, costruiti a mano dai primi uomini di fede approdati in questa terra ancor prima dell’anno mille. In questi luoghi suggestivi scoprirete Scale Sante scavate nella roccia, giacigli di pietra dove rotolarsi per curare i propri mali, sorgenti miracolose, impronte di piedi, mani, gomiti, ginocchia.
Vi raccontiamo di questi viaggi fatti con le bambine, viaggi che oltre a farci provare una grande suggestione, portano a vivere la tranquillità dei paesaggi godendo delle tradizioni locali e gastronomiche, tra le mura dei borghi vicini.
Inaccessibilità dei luoghi, montagne, grande vocazione ascetica dei suoi abitanti, conformazione del territorio sono stati gli elementi fondamentali per le origini di tanti eremi.
GLI EREMI DELLA MAJELLA
La Majella è intrisa di storia, di cultura e di ambiente. Terra di eremiti, di pastori e di agricoltori, oltre ad essere un luogo unico, è chiamata la “Montagna degli Eremiti”. Della Majella si dice che sia una montagna sacra, grazie anche all’impronta spirituale e mistica impressa da Celestino V, il frate eremita del Morrone che divenne Papa. É difficile visitare questi luoghi senza immaginare la sagoma di Pietro da Morrone che si aggira fra le antiche mura.
Qui vi è un vero e proprio cammino di fede, sulle tracce di Pietro da Morrone, chiamato il “Sentiero dello Spirito”.
Si snoda lungo 73 Km ed è uno dei grandi trekking del Parco Nazionale della Majella, che porta alla scoperta delle valli più profonde e inaccessibili, immersi nella natura e nel silenzio.
Noi ne abbiamo visitati diversi, a singole tappe, con escursioni giornaliere. Per visitare l’Eremo di San Giovanni dovremo aspettare che le bimbe diventino più grandi… Nella descrizione capirete il perchè!
EREMO DI SAN GIOVANNI ALL’ORFENTO (PE)
L’eremo di San Giovanni all’Orfento è scavato nella roccia a 1227 metri di quota, nel comune di Caramanico Terme, ed è compreso nella Riserva naturale Valle dell’Orfento. Celestino V abitò in questo luogo per quasi 9 anni.
Il sito è certamente tra i più inaccessibili visto che per entrarvi occorre sdraiarsi per terra e strisciare per qualche metro a diretto contatto con la roccia.
Pensate che la legenda vuole che non passi nella stretta cengia di accesso all’eremo chi sia figlio illegittimo.
Come e quando visitare l’Eremo di San Giovanni all’Orfento
L’eremo è visitabile da maggio a settembre.
Per raggiungerlo è necessario ritirare un’autorizzazione gratuita presso il Centro Visita della Valle dell’Orfento a Caramanico Terme.
EREMO DI SANT’ONOFRIO AL MORRONE (AQ)
L’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone si trova sulle pendici del Monte Morrone, poco distante da Sulmona.
È stato abitato dal santo eremita Pietro Angelerio dal 1293 al 1294 (anno in cui venne eletto papa), quindi di nuovo nel 1295 dopo la sua rinunzia al papato.
Nell’Eremo troviamo storia e cultura di un passato molto vasto, dalle Pitture Rupestri degli uomini primitivi all’interno della caverna, al Tempio Romano di Ercole Curino, fino ad arrivare alle pitture medievali e barocche.
Come e quando visitare l’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone
Per raggiungere l’eremo occorre percorrere un sentiero con scalini piuttosto facile (circa 30 minuti).
L’ingresso è gratuito. L’eremo è aperto durante i weekend con buone condizioni climatiche.
Per maggiori informazioni sugli orari di apertura potete contattare gli uffici di informazioni turistiche di Sulmona e Pacentro.
E’ uno degli eremi più affascinanti d’Abruzzo e si trova nel comune di Roccamorice, nel vallone di Santo Spirito ed è incastonato in uno sperone roccioso lungo circa 50 metri.
La sua costruzione risale al XI secolo e fu restaurato da Pietro dal Morrone intorno al 1250.
Come e quando visitare l’Eremo di San Bartolomeo in Legio
Noi lo abbiamo raggiunto lasciando la macchina vicino al ristorante Macchie di Coco percorrendo poi un sentiero di media difficolta’ in circa 40 minuti. Ma è possibile raggiungerlo anche dal paese di Abbateggio attraverso un sentiero che passa nel bosco.
E’ sempre aperto e l’ingresso è gratuito.
In provincia di Pescara, a 1130 metri di altitudine, sorge uno dei luoghi di culto più importanti della Majella.
La sua data di origine non è nota, anche se si crede sia anteriore al XI secolo.
Il monaco benedettino arrivò qui nel 1216 e diede il via alla costruzione di un oratorio.
L’eremo nel corso degli anni ha subito diverse trasformazioni ed oggi risultano conservati la chiesa, la sagrestia ed i resti del monastero distribuiti su due piani, con la foresteria e delle celle.
Come e quando visitare l’Eremo di Santo Spirito a Majella
L’eremo è raggiungibile in auto. L’ingresso alla chiesa è gratuito, mentre per il resto degli edifici si paga un biglietto e la visita è subordinata agli orari di apertura.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la Cooperativa Ripa Rossa.
Incastonato sulle pendici del Monte Porrara a 1300 m. di quota nel comune di Palena, l’Eremo Celestiniano della Madonna dell’Altare venne costruito dai celestini agli inizi del 1300 per tramandare la memoria della prima residenza eremitica di Pietro da Morrone. Egli visse, per tre anni, in una piccola grotta, tuttora visitabile.
Come e quando visitare l’Eremo della Madonna dell’Altare
L’eremo è facilmente raggiungibile in auto e poi con una breve passeggiata a piedi. In estate è aperto tutti i giorni, il resto dell’ anno è possibile visitare la struttura avvisando con almeno 48 ore di anticipo.
L’ingresso è a pagamento e si possono prenotare visite guidate.
Per informazioni contattare Pallenium soc.coop.
EREMO DI S. ONOFRIO DI SERRAMONACESCA (PE)
L’Eremo di Sant’Onofrio si trova a 750m s.l.m. a poca distanza dall’Abbazia di San Liberatore a Majella, nell’ultimo tratto del Cammino di Celestino. Questo luogo è un angolo di pace, silenzio e di preghiera ed è una tappa assolutamente da non perdere durante la scoperta del Parco Nazionale della Maiella.
Come e quando visitare l’Eremo di S. Onofrio di Serramonacesca
Per raggiungere il punto di partenza del percorso che conduce all’Eremo ci sono due possibilità: si può partire da un sentiero che si inerpica nei pressi dell’Abbazia di San Liberatore (troverete il cartello sul lato della strada, qualche metro prima di raggiungere l’Abbazia (durata percorso 1 ora circa) oppure, in auto, si seguono le indicazioni verso Castel Menardo e, superandolo, si prosegue ancora in contrada Brecciarola, fino all’inizio di una strada sterrata. E’ sempre aperto e l’ingresso è gratuito.
EREMO DI SAN DOMENICO, nella Valle del Sagittario (AQ)
San Domenico Abate, ci ha regalato invece un eremo a ridosso di un lago. Oggi vi è una cappella che comprende una suggestiva grotta in cui il santo trovò dimora intorno al XI secolo. L’eremo è posto alla sommità delle gole del Sagittario, sulle rive del lago omonimo ed è uno dei luoghi spirituali più belli della Valle Peligna.
Come e quando visitare l’Eremo di San Domenico
L’eremo è sempre aperto e l’ingresso è libero. Vi consigliamo di arrivare al mattino presto e, quando possibile, evitare i fine settimana estivi. Purtroppo non è presente un parcheggio e risulta un pò difficoltoso lasciare l’auto in sosta su strada. In alternativa è possibile raggiungere il paese di Villalago e percorrere il sentiero che in 45 minuti circa conduce all’Eremo.
EREMO DI SAN VENANZIO, all’interno della riserva naturale guidata Gole di San Venanzio (AQ)
L’ Eremo di San Venanzio si trova in un ambiente naturale di grande fascino, adagiato su uno sperone roccioso nel cuore delle gole di San Venanzio, a pochi passi dal paese di Raiano.
Secondo la tradizione l’eremo venne realizzato nel XII secolo e il Santo scelse questi luoghi per il suo ritiro. L’Eremo, che nel corso dei secoli è stato sottoposto a diversi restauri, ha visto il succedersi di diversi eremiti e personaggi illustri come Benedetto Croce.
All’interno la struttura è ben curata e si gode di una splendida vista sulle gole. Vi consigliamo il cammino verso i resti del vecchio mulino facilmente raggiungibile e ben indicato.
Come e quando visitare l’Eremo di San Venanzio
L’Eremo in estate è sempre aperto e la visita è libera, a pagamento si può avere una guida. Troverete un’area pic nic e un chioschetto proprio accanto all’Eremo.
Per informazioni sulle aperture straordinarie e in altri periodi dell’anno visitate il sito delle Gole di San Venanzio.
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