ALLA SCOPERTA DI PALOMBARO TRA NATURA E STORIA

Luogo: 3 min

La nostra giornata inizia con una semplice escursione mattutina verso Grotta Sant’Angelo, posta a circa 1000 metri di altitudine, all’interno del Parco Nazionale della Maiella per poi andare alla scoperta del borgo di Palombaro.

Escursione Eremo Sant’Angelo

Sempre accessibile liberamente l’Eremo rupestre è situato in contrada Sant’Agata d’Ugno. Iniziato il sentiero si è aperto davanti ai nostri occhi un mondo che non ci saremmo aspettati, ricco di natura lussureggiante, profumi freschi ed energizzanti.
Arriviamo all’eremo: un luogo solitario e silenzioso abbarbicato in cima ad uno sperone di roccia, immerso in una florida e ricca vegetazione. Qui troviamo alcune vasche scavate nella roccia e i resti di un’antica chiesa medievale dedicata inizialmente a Bona, dea della fertilità e successivamente, in epoca cristiana, a San Michele Arcangelo, angelo dell’acqua. Il luogo è considerato sacro sin dalla preistoria, testimone di un culto legato all’acqua e alla pietra.

Come scegliere e affrontare nel modo migliore un’escursione?

Noi questa volta abbiamo preferito camminare con calma, sicuri, in compagnia di una Guida Turistica e Naturalistica esperta: Barbara Dalla Costa. E’ sicuramente un valore aggiunto per godersi il paesaggio e le bellezze naturali, scoprendo e condividendo le tradizioni culturali e gastronomiche di un luogo, con la sua storia e le sue curiosità. Vivere insieme una piacevole esperienza nella natura, conoscendosi e divertendosi.

Info sul percorso

Il sentiero è libero e ben segnalato. La durata del percorso è di circa 30 minuti, con un dislivello di m 100. All’inizio del percorso ci sono un parcheggio per le auto e diversi tavoli in legno per consumare il pranzo al sacco.

Il borgo di Palombaro

Terminata l’escursione ci siamo diretti verso il borgo di Palombaro che si affaccia sulla valle del torrente Avello, su di uno sperone quasi parallelo alla montagna, tanto da meritare l’appellativo di “Sentinella della Maiella”.
Un panorama senza eguali, ritenuto singolare per la sua varietà e le bellezze paesaggistiche. In passato sono stati tanti i letterati che hanno esaltato la maestosità della sua montagna, la dolcezza delle sue colline che sfumano verso il mare, la fertilità del suo territorio e la purezza delle sue acque.
Nonostante sia stata colpita più volte da frane che hanno distrutto gran parte del paese antico, Palombaro conserva monumenti di un certo interesse. Vi consigliamo di visitare il Santuario dell’Assunta dal quale svetta un campanile gotico dell’ottocento e, proprio da qui, potrete godere del bel panorama.
Santuario di Santa Maria Assunta
Chiesa di San Rocco
Seguono la Cappella di San Rocco, sede del Museo del Minatore, ed alcuni esempi di architettura civile quali Palazzo Menna e Di Giuseppe, entrambi ottocenteschi.
Il borgo ha una villa comunale molto carina: entriamo per fare un breve giro ma le panchine e la piacevole ombra ci invitano a soffermarci qualche minuto in più. Alla fine decidiamo di prolungare la nostra sosta e di mangiare proprio qui i nostri panini. Ma non fate come noi che, per non perdere troppo tempo, spesso siamo costretti a pranzi fugaci e un po’ leggeri!
Fermatevi in un ristorante tipico per assaggiare le famose Vrache di Mulo: un tipo di pasta all’uovo la cui forma ricorda le briglie posteriori della sella del mulo, le cosiddette “vrache”. Il condimento di questo primo è sostanzioso perché prevede un sugo realizzato con quattro tipi di carne (vitello, maiale, tacchino e agnello) a cui vengono aggiunti funghi e panna.

Palombaro è proprio il luogo ideale dove rifugiarsi per trovare relax e serenità, lontano dal turismo di massa e dal caos. E godere di ampi spazi aperti e soleggiati o tranquilli sentieri di montagna dove si possono intraprendere escursioni.

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