RISERVA NATURALE GOLE DI SAN VENANZIO: L’EREMO, I PERCORSI E IL PAESE DI RAIANO

Luogo: 5 min
Quante volte, ammirando sul web immagini di un bel paesaggio o di un borgo, abbiamo detto ” ci  devo proprio andare! ” . Ebbene oggi siamo qui: nella Riserva Naturale Gole di San Venanzio.

RAIANO

Il paese è situato nel cuore dell’Abruzzo, a pochi Km da Sulmona, immerso nel verde della Riserva delle Gole di San Venanzio. Piccolo centro famoso per la sua ricca produzione di ciliegie, nasconde tesori di notevole importanza. Simbolo del paese è la grande piazza con la torre dell’orologio.
Ogni domenica mattina si anima con il mercato settimanale che offre ottimi prodotti alimentari come frutta, verdura e formaggi, abbigliamento, piante, dolciumi e molto altro. Gli ambulanti sono molto cordiali e creano un clima coinvolgente per i molti turisti che lo visitano.
Una passeggiata tra i vicoli stretti e irregolari, che ancora oggi conservano palazzi nobiliari ingentiliti da stemmi araldici, portali in pietra e chiese barocche da ammirare, rendono piacevolissima la camminata alla volta del Museo Storico “Frantoio Fantasia”.

Museo Storico Frantoio Fantasia

Il luogo merita una visita in quanto si possono immaginare le fasi della lavorazione dell’oliva partendo dalla molitura fino alla spremitura e raccolta dell’olio.
Grazie al proprietario, il Dottor Francesco Fantasia, abbiamo fatto un piccolo viaggio nel passato. Il museo documenta, attraverso pannelli informativi, arnesi da lavoro e reperti archeologici, i diversi aspetti legati alla coltura dell’ulivo, elemento che caratterizza il paesaggio circostante.
Siamo rimasti veramente affascinati… il museo è ricco di particolari, pensate che ci sono ancora appese le giacche da lavoro che venivano utilizzate in passato.

Raiano: ritiro estivo di Benedetto Croce

Ma Raiano è conosciuto anche per un illustre scrittore e filosofo italiano: Benedetto Croce, che qui trascorreva i suoi soggiorni estivi nel Palazzo settecentesco Sagaria-Rossi.
A Raiano lo scrittore amava fare lunghe passeggiate estive per ammirare la natura circostante e le bellezze archeologiche e architettoniche che descrisse le sue riflessioni in decine di lettere e appunti.  Dall’estate del 2021, ad Agosto, in questi luoghi verrà ospitato il Festival della filosofia italiana, in suo nome e ricordo.

Chiese e Convento degli Zoccolanti

Il paese conserva interessanti monumenti come la chiesa barocca di S. Maria Maggiore, la chiesa di Sant’Antonio, risalente al 1004, la chiesa di San Giovanni e la chiesa della Madonna delle Grazie, già citata nel 1183, conserva una iscrizione che ricorda l’eclisse del 1567.
Allontanandosi di poco dal centro storico e percorrendo il viale alberato si giunge alla Chiesa di Sant’Onofrio e al Convento degli Zoccolanti. Mentre le ragazze approfittano per una sosta nei giardini pubblici, noi andiamo alla ricerca di dettagli e curiosità! Non perdeteli nel video!

L’ex convento degli Zoccolanti fu edificato con la chiesa di Sant’Onofrio nei primi decenni del XVII secolo per ospitare i Frati Minori Riformati. Il chiostro conserva gli affreschi sulla vita di San Francesco. Ora non è possibile visitarlo in quanto chiuso per interventi di ristrutturazione e lavori di miglioramento antisismico.
Gli amanti dell’outdoor possono scegliere di percorrere a piedi o in bicicletta i tanti itinerari all’interno della riserva: alcuni facili ed altri un po’ più impegnativi, consigliati a persone esperte ed allenate.

LA RISERVA NATURALE DELLE GOLE DI S.VENANZIO

Il territorio della Riserva Naturale Regionale “Gole di San Venanzio” è un’area ricca dal punto di vista naturalistico, storico e religioso.
In una natura davvero incontaminata, la Valle dell’Aterno crea una gola stretta e selvaggia: una gola che lascia di stucco i visitatori e che indica loro la strada verso l’energia interiore. E proprio qui, incastrato tra le due sponde rocciose del fiume, sorge l’Eremo di San Venanzio che rappresenta il simbolo della Riserva.

L’EREMO DI S.VENANZIO

La chiesa è dedicata a San Venanzio; egli si convertì al Cristianesimo e decise di ritirarsi qui, insieme al suo Maestro, ma nel 259 fu arrestato e martirizzato a Camerino, sua città di origine.
Il complesso si compone di una cappella, di alcune celle anticamente abitate dagli eremiti a cui si appoggia un loggiato che costeggia l’Oratorio delle Sette Marie, che al suo interno conserva una pregevole opera d’arte che raffigura il Compianto sul Cristo Morto. La loggia esterna si affaccia sul fiume e da qui parte la Scala Santa ricavata dalla parete.
All’interno dell’eremo sarebbero ancora presenti le impronte del corpo del santo, ritenute miracolose, e vi è questa credenza all’origine di pellegrinaggi e rituali. I devoti, nel giorno della festa del Santo celebrata il 18 maggio, invocano la guarigione dai loro mali attraverso riti con la pietra e l’acqua. Un esempio è l’immersione nelle acque del fiume Aterno che successivamente porta a percorrere in salita la Scala Santa fino all’altare della chiesa, in una sorta di cunicolo stretto. E prima di andare via, i pellegrini raccolgono l’erba tipica del luogo, chiamata lino delle fate: un’erba che per i fedeli simboleggia il “grano di San Venanzio”.
All’esterno troverete un chiosco, un’area con panchine e persino una zona barbecue.
Conclusa la visita all’eremo, vi consigliamo di scendere, attraverso un facile sentiero, fin sotto al fiume per vedere i resti del vecchio mulino. La natura, durante questi percorsi, non finisce mai di sorprendere.
Il fiume è circondato da una vegetazione fitta lungo le sponde, ma ci sono anche passerelle naturali di sassi, facili da attraversare. A parte una: quella che ha deciso di sfidare Stefano per scattare la foto che ritrae l’eremo in tutta la sua bellezza. Noi 3 siamo rimaste lungo la sponda a guardarlo, mentre saltava di roccia in roccia, sperando non finisse in acqua!! Ma abbiamo un papà super ed ora vi mostriamo il trofeo.

L’ACQUEDOTTO DELLE UCCOLE E LA SORGENTE LA SOLFA

La testimonianza più importante di questi luoghi è, senza dubbio, l’acquedotto delle Uccole che, per circa quattro chilometri, corre lungo le pareti delle Gole di San Venanzio.
Scavato nella roccia dai romani circa duemila anni fa, oggi è un percorso storico archeologico. E’ la più imponente e antica opera idraulica d’Abruzzo e consiste in una galleria affiancata da una strada su cui si aprono dei pozzetti, chiamati appunto uccole.
Altra risorsa di Raiano sono le acque sulfuree curative della sorgente La Solfa. E’ possibile raggiungere il luogo a piedi attraverso sentieri che partono dal paese oppure, più comodamente in auto. Noi abbiamo preferito arrivarci con la macchina. Non ci siamo soffermati a lungo, giusto il tempo per mangiare i nostri panini e fare una passeggiata tra i sentieri del boschetto. Abbiamo intuito che è meta di pic nic tra amici e parenti, che qui vengono a rinfrescarsi nelle calde giornate estive.

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