ALLA SCOPERTA DELL’ENTROTERRA VASTESE

Luogo: 4 min

Cercate l’ispirazione per una gita fuoriporta in Abruzzo? Oggi vi proponiamo una meta insolita tra borghi fortificati e torri.

Lasciamo la costa di Vasto e San Salvo e ci inoltriamo verso l’entroterra, in un territorio caratterizzato dai panorami suggestivi tra le valli del Sinello.

Un territorio al confine con il Molise,
bagnato dai fiumi Trigno, Treste e Sinello.
Qui si incontrano una miriade di piccoli borghi inerpicati su dolci colline che presto lasciano spazio alla montagna.
Isolati e arroccati, dominati da castelli e palazzi fortificati,
questi borghi un tempo erano il rifugio ideale contro i briganti.

Lentella e dintorni

Il nostro è un tour ad anello, i borghi sono veramente tanti!

Si parte quindi da Lentella, un borgo fortificato famoso per i bellissimi paesaggi e ricco di bellezze artistiche, storiche e culturali.
Poco prima del borgo una tappa interessante è nell’area dei “Gessi” , un rilievo collinare costituito da affioramenti di gesso inglobati in formazioni argillose della zona.
Il sito è importante perché ospita anche una ricca vegetazione mediterranea.
Da queste parti, tra Lentella e Fresagrandinaria, per chi ha voglia di volare e contemplare il meraviglioso panorama sulla vallata del fiume Trigno, c’è il centro per parapendio.

Tufillo

Proseguiamo verso Tufillo, un piccolo paese medievale arroccato sulla cima di una collina, immerso nella natura.
Si trova ad un’altitudine di 578m e conta circa 400 abitanti.
Qui tutto è raggiungibile a piedi, il paese è molto piccolo e i negozi sono veramente pochi: troviamo un piccolo alimentari, un bar e una farmacia.
Nel Palazzo dei Marchesi di Bassano si trova un Museo Archeologico dove si può ammirare la “chiave della dea Herentas”: una chiave in bronzo con un’iscrizione dedicata alla divinità italica identificabile con Afrodite.
Visitiamo questo borgo il giorno della Vigilia di Natale e nel rione S.Vito incontriamo tanti cittadini intenti alla preparazione della farchia per il rito della sera stessa.
In Abruzzo sono tanti i paesi legati alle tradizioni del fuoco e Tufillo è uno di questi.

Tradizioni a Tufillo

Qui la grande farchia viene portata in processione lungo le vie del centro storico fino alla Chiesa di Santa Giusta e, a mezzanotte, dopo la benedizione da parte del parroco, viene accesa ad illuminare la notte più importante dell’anno.
Poi c’è anche una farchia più piccola che viene portata dai bambini del borgo.
Sarebbe bello aspettare fino a sera per assistere a questa tradizione ma non riusciamo; il nostro tour ci aspetta!

Palmoli

Proseguiamo alla scoperta di Palmoli dove la parte alta dell’abitato è dominata dal Castello Marchesale a pianta dodecagonale.
Attualmente è sede del Museo della Civiltà Contadina.
Facciamo una passeggiata nel borgo, ricco di cortili, portali in pietra e sottoportici.
Visitiamo la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, ci rilassiamo nel parco mentre le bimbe approfittano del parco giochi e di nuovo ripartiamo.
Dopo una serie di tornanti e una meravigliosa
vista sul panorama attraversiamo uno dei più estesi boschi planiziali abruzzesi: la Mannola,
il bosco della Fascia e di Collerotondo.
Un’area ricchissima di flora e di fauna.

Borghi da non perdere

Si prosegue per Celenza sul Trigno, un borgo a picco sulla vallata: da vedere la torre fortificata e il santuario di san Donato.
Arriviamo a Schiavi d’Abruzzo, la cui meravigliosa Area Archeologica impone una sosta.
Il complesso è costituito da due templi sannitici, il Maggiore e il Minore; i reperti più significativi sono esposti nel Museo Archeologico di Schiavi.
Fate un giro lungo le viuzze del centro storico e visitate la splendida Chiesa barocca di San Maurizio.
Uscendo da Schiavi d’Abruzzo ci spostiamo a Torrebruna rinomata per la produzione di tartufo.
Lungo il percorso incontriamo Carunchio, un piccolo borgo arricchito da una bella cinta muraria.
Ci avviciniamo all’ultima tappa del percorso: San Buono.
Visita d’obbligo al Palazzo feudale dei principi Caracciolo e al convento di Sant’Antonio.
Vi consigliamo di dedicare a questo tour un paio di giorni, meritano una visita anche Cupello, Fraine, Fresagrandinaria e San Salvo, dove vi aspettano il Parco Archeologico del Quadrilatero e il Museo diffuso “La Giostra della Memoria” in cui il tema portante è la Transumanza.
L’entroterra del vastese, grazie alla natura e all’uomo, è estremamente ricco di specialità tipiche gastronomiche.
Tra i piatti della cucina tradizionale troviamo: tacconelle, sagne a pezzat, cavatelli, tartufi e funghi porcini, la famosa ventricina, pecorara, scamorze, carciofi, ricotta e dolci caratteristici.
Tutte queste specialità le potrete apprazzare nei diversi agriturismi presenti in cui è possibile anche pernottare.
Si tratta di mete insolite in Abruzzo, ricco di natura, borghi e gusto.

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