Pensavamo che la macchina del tempo non fosse ancora stata inventata ma la nostra gita a Santo Stefano di Sessanio ci ha fatto ricredere.
Abbiamo messo ai voti quale sarà il posto più bello per pernottare in questo posto fantastico.
Voluto da un imprenditore milanese di origini svedesi, Daniele Kihlgren, Sextantio era il nome del vecchio insediamento romano in cui oggi sorge il Borgo.
Ma cosa significa soggiornare in un albergo diffuso a Santo Stefano di Sessanio?
Capirete e apprezzerete com’erano organizzati gli ambienti nelle case di una volta. Tutto ciò che è stato adoperato per restaurare le costruzioni di Sextantio è costituito da materiali di recupero, nel rispetto della situazione abitativa originale.
Si ha modo di ammirare ovunque nel paese e nei suoi localini caratteristici, quanta passione vi sia stata da parte di tutti per conservare un pezzo importante di storia d’Abruzzo.

Storia molto antica, quella di Santo Stefano, paese medievale situato a 1251 mt. di altitudine, distretto feudale della Baronia di Carapelle.
Visse un periodo molto florido nel ‘700, sotto la guida dei Medici.
Passeggiare per il Borgo che si è sviluppato intorno alla Torre cilindrica in stile rinascimentale fiorentino (che pare esistesse già al tempo dei Normanni), è un tuffo nel tempo che fu.
Posizionata nella parte alta del Borgo, la Torre crollò a causa del terremoto del 2009 e il suo restauro si sta concludendo proprio in questi mesi.
Trattandosi di una torre di avvistamento, comunicava con le torri dei vicini borghi di Rocca Calascio, Castel del Monte e Castelvecchio Calvisio.
A commemorare i caduti in guerra ci pensano invece le lapidi in marmo apposte sulla facciata della Cappella Medicea di S.Maria delle Grazie con il suo splendido portale barocco.
Molto caratteristico è anche il Palazzo Mediceo del Capitano (la Bifora) con il suo loggiato che è possibile percorrere.
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