Teramo è una città ricca di monumenti storici e artistici tutti da scoprire, senza perdere il celebre Castello Della Monica: ecco cosa vedere.
Incorniciata nello scenario del Gran Sasso e dei Monti della Laga è protesa verso lo splendido mare della sua costa, Teramo custodisce un patrimonio di bellezza ineguagliabile, fatto di tradizione, cultura, enogastronomia e natura.
La città di Teramo ha origini antichissime.
Interamnia, la città tra due fiumi, come veniva chiamata in latino, venne fondata molto probabilmente dagli etruschi, per venire poi colonizzata dai romani e diventare in seguito un importante centro del Regno delle due Sicilie.
Cosa vedere a Teramo
Il centro storico è molto raccolto e questo dà la possibilità di visitarne i monumenti principali anche solo in una giornata.
Del suo passato splendore e del susseguirsi dei vari popoli che l’hanno abitata e dominata, sono testimoni straordinari monumenti: il Teatro Romano (risalente al I sec. a.C.), la splendida Cattedrale di S. Berardo (XII-XIV sec.), i resti dell’Anfiteatro Romano (I sec. d.C.), la Chiesa di S. Antonio (XIII sec.), il medievale Palazzo Municipale, il Palazzo Vescovile (XIV sec.), la Chiesa dei Cappuccini, la Chiesa di S. Agostino (XIV sec.), la Casa dei Melatino (XIV sec.).
Il Castello Della Monica
La prima tappa del nostro tour nella città di Teramo è il famoso Castello Della Monica: la vera ragione che ci ha condotti fin qui. Il Castello si erge sul Colle San Venanzio e domina Teramo dall’alto. Fu progettato e fatto costruire, come dimora personale, dal pittore teramano Gennaro Della Monica, fra il 1889 e il 1917, sui resti dell’antica Basilica di San Venanzio.
Il Castello, riapre le porte ai visitatori dopo un lungo ed impegnativo intervento di restauro.
Lo stile neogotico del castello è ben visibile esternamente; al suo interno la scelta stilistica è quella di rievocare l’arte medievale attraverso rimandi alle arcate ogivali a tutto sesto. Addirittura in alcune stanze guardando il soffitto sembra quasi di essere all’interno di una chiesa medievale. Ci sono collegamenti più sottili di bicromatismo dipinto bianco e rosso che rimandano al bicromatismo medievale romanico toscano. I vari stili presenti, dal neogotico, al neorinascimentale con suggestive vetrate policrome e giochi di illusione dei dipinti su parete rendono veramente interessante la visita. Ulteriormente impreziosita dalla mostra
“La camera delle meraviglie” che presenta una selezione di oggetti di arredo abitualmente esposti nel percorso della Casa Museo: suppellettili, armature, cassoni finemente decorati e intagliati, cofanetti in avorio.
All’interno del castello sono raffigurate nelle pareti le scene più importanti della storia di Teramo: l’ingresso del Vescovo Berardo che poi divenne patrono della città, la distruzione della città da parte del Conte Normanno Roberto di Loritello, la ricostruzione della cattedrale ad opera di Guidone secondo, con l’intento da parte di Gennaro Della Monica a voler accogliere il visitatore introducendolo alla città più che al castello…
Informazioni utili sul Castello Della Monica
L’ingresso è libero. A questo
link trovate tutte le informazioni necessarie.
Terminata la nostra visita al Castello, ci dirigiamo verso Corso San Giorgio che rappresenta la via principale e dello shopping del centro di Teramo.
Il centro storico tra palazzi storici, piazze e chiese
Passeggiando nell’area pedonale tra meravigliosi edifici storici, porticati e negozi giungiamo nel cuore della città, identificabile nella Piazza dei Martiri della Libertà. Qui vi si affacciano la cattedrale romanica, l’imponente campanile ed il palazzo municipale.
Sede di numerose manifestazioni culturali, musicali e sportive, questa bellissima piazza è il luogo ideale dove sostare e prendere un aperitivo o un semplice caffè in uno dei tanti locali presenti.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, nota anche come il Duomo di Teramo, edificata nel 1158, è l’edificio religioso più importante della città. L’esterno della chiesa mostra l’alternanza di due stili architettonici; quello romanico e quello gotico.
Al suo interno sono conservate diverse opere di pregio tra cui il magnifico paliotto di Nicola da Guardiagrele, le tele seicentesche del polacco Sebastiano Majeswski, un pregevole polittico trecentesco dell’artista veneziano Jacobello del Fiore, una scultura lignea rappresentante una Madonna con Bambino opera del Maestro della Santa Caterina Gualino.
Il Teatro Romano e l’Anfiteatro
Il centro storico di Teramo è raccolto in quattro antichi quartieri: Santo Spirito, San Giorgio, San Leonardo e Santa Maria a Bitetto dove è possibile visitare i principali monumenti, ad iniziare dal Teatro Romano costruito in età augustea, i cui reperti rendono l’idea delle sue notevoli dimensioni originarie, ragione che avrebbe consentito l’ingresso di oltre tremila spettatori.
Vicino ad esso sorgeva l’Anfiteatro, la cui costruzione risale al primo secolo d.C. Pregevole poi, il Mosaico del Leone, databile al I secolo a.C. ubicato nell’omonima domus nei pressi dell’antico foro della città, si tratta di una delle più belle opere d’arte del periodo romano presenti a Teramo simili per fattura ad altri mosaici costituisce rinvenuti nella villa di Adriano a Tivoli e Pompei.
La Fontana dei Due Leoni
Da ammirare la Fontana dei Due Leoni, realizzata nel XIX secolo da Pasquale Morgante per abbellire il loggiato del Palazzo Municipale. I due leoni dai quali sgorga l’acqua raffigurerebbero i due fiumi che scorrono nei pressi di Teramo, ossia il Vezzola e il Tordino. Campeggiano inoltre fieri al di sopra della fontana uno stemma della città e una dedica ai caduti della Seconda Guerra Mondiale.
Visitare Chiese e Palazzi storici nei quattro antichi quartieri di Teramo
Il Santuario della Madonna delle Grazie, situato subito fuori le mura, risale al 1153 e prende origine dalla chiesa facente parte di un monastero di benedettine intitolato a Sant’Angelo delle Donne. Poco distanti, la Chiesa di Sant’Antonio del 1227 e la romanica Chiesa di San Domenico.
Belli da vedere anche il Palazzo Dèlfico, sede della Biblioteca provinciale “Dèlfico”, la Casa dei Melatino, appartenuta all’omonima e ricca famiglia feudale, il Convitto Nazionale Melchiorre Delfico situato nella centralissima Piazza Dante, nel quartiere Porta Romana, che ospita al suo interno diversi licei, una Scuola secondaria di primo grado e una Scuola primaria.
Aree verdi dove concedersi piacevoli soste a Teramo
E se vi avanza ancora un po’ di tempo e siete appassionati di natura, o semplicemente volete godere di qualche momento di relax, vi consigliamo di raggiungere uno dei luoghi verdi della città: la
Villa Comunale o il
Parco Fluviale. Per gli amanti dell’astronomia invece consigliamo di raggiungere, su un colle a pochi chilometri dalla città,
l’Osservatorio Astronomico di Collurania.
Il video della nostra giornata a Teramo
Le tradizioni gastronomiche
Alla lunga tradizione agricola di questa zona, legata per lo più al vino, all’olio e ai legumi, si accompagna una cucina che predilige i sapori schietti delle semplici ricette di origine contadina, come le minestre, le zuppe o i sostanziosi piatti a base di carne di maiale. Tra i piatti che non potete mancare di assaggiare ci sono:
la chitarra con le pallottine,
le scrippelle ‘mbusse,
la tacchinella alla canzanese,
le sfogliatelle e
le virtù teramane.
Quest’ultima è la ricetta più rappresentativa di Teramo. Si tratta di un’antica pietanza rituale che secondo la tradizione viene preparata il primo maggio. L’abbondanza dei suoi ingredienti deriva dal fatto che le donne teramane, per festeggiare la nuova stagione del raccolto, univano agli avanzi delle riserve invernali le primizie appena colte.
Se siete alla ricerca di uno spunto per il week end tenete a mente Teramo, passeggiare tra i suoi palazzi e le sue chiese vi piacerà.
Noi abbiamo assaggiato tutte queste specialità partecipando ad un sontuoso banchetto abruzzese:
la Panarda.
Cosa vedere nei dintorni di Teramo
Se avete un fine settimana a disposizione vi suggeriamo di soffermarvi in uno dei diversi borghi presenti nei dintorni tra cui Campli, Atri e Civitella del Tronto…
Se volete scoprire e osservare più da vicino la tradizione artigianale dovrete recarvi a Castelli, patria di famosi maestri ceramisti che servirono i re di Napoli e le case principesche di Roma.