VISITARE IL LAGO DI SCANNO: ESCURSIONI, COSA FARE E COSA VEDERE
Oggi gli scarponcini da trekking di Isabel, che lei ha soprannominato “le scarpe per ingiroapiunonposso”, ne hanno fatta di strada…
Il sentiero del cuore
Stamattina abbiamo percorso il Sentiero del Cuore, partendo da Scanno. Si sale a piedi lungo una strada chiusa, dapprima asfaltata, per poi diventare sterrata. Lasciandosi la piccola cava sulla sinistra, si continua a salire verso l’Eremo di S.Egidio. Giunti alla piccola sella si aprirà, davanti ai vostri occhi, uno splendido panorama sul lago. Percorrendo il sentiero sulla sinistra si raggiunge il punto più panoramico: l’Osservatorio del Cuore, dal quale è possibile goderne la splendida forma a cuore.
Salendo a destra invece, e superando la fontana, si raggiungerà l’Eremo; da qui è possibile iniziare la comoda discesa che conduce fino in riva al lago.
Il lago di Scanno: cosa fare
Amato dai residenti, apprezzato dai turisti del fine settimana e dalle tante famiglie con bambini, questo luogo permette di trascorrere una giornata all’insegna del relax e del divertimento.
Qui sono tante le proposte per trascorrere qualche ora attiva: noleggio biciclette, risciò, un parco giochi e addirittura campi sportivi.
Il lago è inoltre adatto a ritmi slow per tutti coloro che vogliono esplorare il territorio.
Decidiamo di noleggiare un risciò e iniziamo il giro del lago, costeggiando la pista ciclabile… quale modo migliore per concludere una giornata fantastica nel nostro amato Abruzzo!!!
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Visitare i dintorni
Il borgo di Frattura Vecchia
Avete mai visto il film “Uomini e lupi”? Se volete farvi un’idea del borgo di Frattura Vecchia e della vita degli abitanti dei tempi passati, vi consigliamo la visione di questo capolavoro del cinema, con Yves Montand e Silvana Mangano, girato in questo piccolo Borgo d’Abruzzo nel 1956.
Il nome del paese ha un’origine chiara nel suo nome.
Qui, a 1260 mt s.l.m fu costruito dai Conti Sangro, intorno al X sec., il castello, ma proprio per la posizione su di un terreno precario, a causa del sisma della Marsica del 1915, il paese venne pressoché distrutto, mietendo 120 vittime per lo più tra i bambini e le donne.
Siamo andati a visitarlo, immersi anche noi nel suo profondo silenzio, dopo aver percorso la Valle del Sagittario, con le sue gole e i suoi meravigliosi panorami.
Abbiamo lasciato la nostra auto per proseguire a piedi su una strada sterrata, facendo una breve escursione che ci ha condotti fino alle antiche mura di cinta che circondavano il castello. Ancora visibili la piccola chiesa di S. Rocco, il cimitero, e poi le case semidistrutte, la fontana del 1834.
La vegetazione ha ormai ridisegnato il piccolo paese rendendolo ancora più affascinante e suggestivo.
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