UN WEEKEND A FARINDOLA E DINTORNI TRA NATURA E GUSTO

Luogo: 8 min

VI RACCONTIAMO IL NOSTRO WEEKEND

A FARINDOLA TRA

NATURA, BUON CIBO E UN B&B INCANTEVOLE

 

Una vacanza a Farindola, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga significa scoprire il cuore più verde dell’Abruzzo ma anche la sua anima gastronomica.
Perché scegliere una vacanza quassù? Per un soggiorno lontano dal caldo estivo, l’Abruzzo è sempre la destinazione ideale da scegliere. Ma se volete scoprire qualcosa di inedito, non andate nelle solite località turistiche – seppur bellissime! – piuttosto scegliete questo itinerario alternativo.
Scoprirete posti incontaminati di suggestiva bellezza tra il Parco del Gran Sasso e i Monti della Laga e aree protette dall’inestimabile valore naturalistico, dalla famosa Riserva del Voltigno e Valle d’Angri all’Area faunistica del Camoscio d’Abruzzo.
Eccoci pronti per una nuova avventura!

Farindola

Benvenuti a Farindola! Una piccola oasi di pace in cima alle montagne, sotto cui scorre il Fiume Tavo, che vi farà innamorare. Il paese si trova in provincia di Pescara, appartiene alla Comunità montana Vestina e offre scorci incantevoli di terra e acque tra pascoli d’alta quota, ambienti fluviali, rupestri e forestali.
In questo borgo autentico, di origine medievale, ci sono antiche case in pietra e numerose scalette che percorrono l’intero borgo. Purtroppo ha perso quasi tutti i suoi monumenti storici ma, tra le attrazioni storico culturali da vedere, interessanti sono: la Chiesa madre di San Nicola, Palazzo Farnese (antica residenza oggi privata) e la Chiesetta di San Cesidio. Da non perdere la bella piazzetta con la Fonte Grande, attorniata da antichi lavatoi.

A colpirci è stata una visita inaspettata che se non fosse stato per Laura, la ragazza che gentilmente si è offerta di guidarci alla scoperta del paese, non avremmo mai scovato. Ad aprirci le porte della sua casa è stato Paul Critchley, l’artista inglese che ha dato i natali al Farindola International Arts Festival.

Nella sua dimora siamo passati da una stanza all’altra, ammirando le sue opere: tutte sorprendenti!

Le opere dell’artista britannico hanno fatto il giro del mondo ed una in particolare vanta la sua presenza alla Biennale d’Arte di Venezia 2017. Anche Paul ha girato il Mondo ed ora vive e lavora a Farindola. Ci racconta di essersi innamorato dell’Abruzzo ed in particolare del paese di Farindola… e come dargli torto!

Quest’area del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga custodisce una natura straordinaria e permette di vivere un’atmosfera rilassata e unica. Qui si cammina, si fa trekking, le e-bike sono sempre più apprezzate ed è normale fermarsi un attimo e assaporare a pieni polmoni questa aria tanto serena.
L’abbondanza dei boschi la rende tra le mete preferite per escursionisti e arrampicatori. Lungo la strada che sale da Farindola all’imbocco della Valle d’Angri si trova una piccola parete di roccia: la Sportella, dedicata agli appassionati di arrampicata libera.

Valle d’Angri

La Valle d’Angri, attraversata dal fiume Tavo, offre un paesaggio naturale straordinario tra Monte San Vito e Monte Bertona attraverso cui si raggiungono la Piana di Campo Imperatore e la Piana del Voltigno. Se siete escursionisti appassionati, imbracciate la vostra attrezzatura da alpinismo e scegliete il vostro percorso: troverete qualcosa che si addice a tutti i gusti, dai tour in vetta più facili e moderati, fino alle più impegnative salite sui ghiacciai.

Cascata del Vitello d’Oro

Ubicata nel territorio montuoso del comune di Farindola, sul bordo sud-orientale del Gran Sasso, scorre la Cascata del Vitello d’Oro: una tra le cascate più suggestive d’Abruzzo. La cascata è la parte finale di un lungo fiume sotterraneo che si getta ad alimentare il fiume Tavo. Alta ben 28 metri!
Il suo nome deriva da una leggenda tramandata negli anni secondo la quale ad alcune donne che si recavano sul posto per raccogliere l’acqua apparve una vitella di un colore giallo splendente come l’oro.
Agli inizi degli anni ’70, l’esigenza di acqua potabile da parte delle popolazioni della costa, portarono alla captazione ed allo sfruttamento di essa, attraverso un complesso sistema di gallerie. Vicino alla cascata parte la condotta forzata che alimenta la centrale idroelettrica.
Il periodo migliore per visitarla è l’inizio dell’estate quando il flusso d’acqua è massimo per via dello scioglimento delle nevi.
La Cascata può essere raggiunta a piedi, attraverso vari sentieri. Come quello che da Contrada San Quirico risale il bosco giungendo ai piedi della cascata. Il trekking è facilissimo. Noi abbiamo invece raggiunto la cascata in auto, parcheggiando davanti la sbarra in Contrada Macchie. Il sentiero per arrivare alla base dei salti è comodo e abbastanza semplice con una scala in pietra finale.
In prossimità della cascata si trova anche la Grotta del Geotritone Italico, piccolo anfibio endemico dell’Appennino centrale e settentrionale, realizzata per studi ecologici finalizzati alla conservazione della specie. Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarla! Guardate il video del nostro weekend in questi luoghi per saperne di più.

L’Area faunistica di Farindola: l’Oasi del Camoscio

Un’altra menzione di assoluta importanza spetta all’area faunistica del Camoscio d’Abruzzo.
Ha un’ampiezza di circa 5 ettari ed è situata su di un lato della stretta gola del fiume Tavo, a circa 2 chilometri dal paese, ad un’altitudine compresa tra i 650 e i 720 metri. Qui, con un po’ di fortuna o pazienza, potrete ammirare gli esemplari prima della reintroduzione nel Parco Nazionale del Gran Sasso.
La Valle d’Angri e la Cascata del Vitello d’Oro sono due tappe ancora poco conosciute in Abruzzo. Si tratta però di due posti da scoprire per trovarsi immersi nel fascino di una natura lontana dal turismo di massa, dove la meditazione, la tranquillità e il contatto con la natura più autentica trovano il loro luogo ideale.
Scoprire un luogo, non vuol dire soltanto conoscerne la natura, la cultura o la storia; per capire a fondo un territorio è necessario addentrarsi anche nella sua cultura culinaria. Così fare una tappa golosa alla scoperta del famoso formaggio che dal paese prende il nome, è cosa indispensabile!
A Farindola ogni giorno nascono forme di pecorino, talmente buono che vien voglia di assaggiarlo non appena si mette piede nel borgo!

Pecorino di Farindola

Le origini di questo formaggio si perdono nella notte dei tempi, con testimonianze che ne attestano l’esistenza sin dall’epoca imperiale romana. Oggi la lavorazione è protetta dal  Consorzio di Tutela del Pecorino di Farindola. Dal sapore di erba e fieno, pastoso e leggermente piccante, quest’ottimo pecorino viene prodotto con latte di pecora e caglio di maiale. E’ lavorato nella zona pedemontana del Gran Sasso orientale, e sottoposto ad una stagionatura di almeno 60 giorni ma che può arrivare anche fino a 2/3 anni.
Il segreto per ottenere un formaggio così buono? Amore, qualità, sapore, passione e tradizione, tutte racchiuse in una forma!
A renderlo così speciale è anche la sua preparazione che vede le donne protagoniste. Erano loro infatti ad occuparsi delle fasi della caseificazione, dalla mungitura sino alla stagionatura, mentre all’uomo spettava il compito di prendersi cura del bestiame, portando le pecore al pascolo e pensando al foraggio e alla tosatura.
Per tutelare e salvaguardare la produzione di questo formaggio i produttori si sono riuniti in un Consorzio. La Casera Consortile, nata come locale di stagionatura, si trova nel centro del paese e qui, oltre alla conservazione e vendita del formaggio  troverete anche altri prodotti tipici del territorio come il miele, i ceci e la pasta.

Dove soggiornare 

B&b Altrocanto

La pace senza tempo e luoghi immersi nella natura sono gli scenari perfetti per rendere indimenticabile la vostra vacanza. Noi abbiamo deciso di trascorrere un fine settimana con Thomas e Marco, presso il loro B&B Altrocanto.

Atmosfera ricercata, accoglienza e confort in una struttura davvero adorabile!

Vi raccontiamo QUI la nostra esperienza.

Facendo base a Farindola, potrete magari dedicare una giornata alla scoperta di una Riserva Naturale dalle mille sorprese…

Riserva Regionale Lago di Penne

La riserva, gestita per conto del WWF dalla Cooperativa COGECSTRE, si estende su un’area di circa 150 ettari e nasce all’interno del lago artificiale di Penne.
La Riserva è un importante luogo di sosta e di riproduzione dell’avifauna. La Nitticora, simbolo dell’area protetta, da diversi anni nidifica nella zona umida della Riserva. Abbondante la fauna, a cominciare dai pesci, come lucci, anguille, barbi, carpe, cavedani. Tanti gli anfibi e i rettili legati agli ambienti umidi: rospi, raganelle e rane verdi tra i primi e ramarri, biacchi, cervoni, natrici e varie lucertole tra i secondi. Tra i mammiferi, oltre alla faina e alla puzzola, vanno ricordati la donnola, il tasso, la volpe e lo scoiattolo.
Nella Riserva sono state avviate alcune importanti iniziative di conservazione della fauna, tra le quali il Progetto Lontra del WWF Italia, con la realizzazione sulle rive del lago di Penne di un centro di riproduzione e di educazione di questo rarissimo mustelide.
Nella riserva è presente l’Area Faunistica dei lupi ibridi, dove è possibile osservare sei esemplari protetti tra lupo e cane e l’area faunistica del capriolo.
Qui tra dolci colline, vallate, boschi e sorgenti c’è solo l’imbarazzo della scelta sulle esperienze da vivere. La Riserva di Penne comprende 4 sentieri-natura, di lunghezza diversa, per un totale di circa 16 km, tutti facilmente percorribili.

A Chi Rivolgersi

Lago di Penne

Wolftour Contrada Collalto, Penne (PE). L’azienda organizza attività outdoor durante tutto l’anno e ha sede all’interno della Riserva. Qui troverete ampi spazi per il pic nic e il ristoro “Fame da Lupi”, pensato a servizio di escursionisti e camminatori.

Troverete bevande, snack, gelati e su ordinazione è possibile anche avere cestini degustazione. Ed è proprio da qui che si parte per l’escursione in canoa.

Escursione in canoa canadese sul Lago di Penne

Dopo la consegna del materiale ed un piccolo briefing di sicurezza con Maurizio, la nostra guida, scopriamo una grande particolarità: le canoe sono assemblate in modo da formare un’imbarcazione simile ad un catamarano, stabile ed anti ribaltamento, adatta a qualsiasi tipo di escursionista, comprese famiglie con bambini e scolaresche.
Scivoliamo in acqua e siamo subito pronti per iniziare questa gita che viene accolta con grande entusiasmo dalle ragazze. L’esperienza nella sua interezza dura circa 1 ora e 30 minuti. Abbiamo esplorato le rive del lago e scoperto tante curiosità sulla città di Penne e sull’Area Vestina in un angolo di paradiso ancora sconosciuto ai molti ma molto suggestivo.
Tante sono le curiosità e i dettagli da raccontare su questa bellissima esperienza… ma se vi sveliamo proprio tutto poi che gusto c’è!
Per saperne di più guardate il video.

Un grande ringraziamento va a tutto il team di Wolftour che ci ha accolti al meglio per farci trascorrere questa bellissima giornata immersi nella natura e alla Cooperativa COGECSTRE.

Scoprite cosa vedere nei dintorni:


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